mercoledì 9 ottobre 2013

Parla la figlia di Angelo Nigro 27 dicembre 2012 di milocca

LETTERA DI VALENTINA CUTTITTA .


 Salve mi chiamo Valentina sono la figlia di Cuttitta Giovanni, vedo che avete tutti da commentare e tutti che volete giudicare le persone, se a mio padre sono stati ammessi gli arresti domiciliari è che mio padre sta veramente malissimo di salute. Da quando era minorenne soffre di crisi nervose, il papa della sua ex fidanzata gli ha ucciso suo papà cioè mio nonno davanti ai suoi occhi, lui con istinto di figlio ha reagito nello stesso modo che gli hanno ucciso il papà ha ucciso il papà della sua fidanzata. Io non giudico nessuno so che la vita non si toglie a nessuno ma per rendersi conto bisogna essere nei suoi panni, è stato arrestato ed è stato condannato a 10 anni di carcere per l’uccisione di quella persona, dopo circa 3 anni è uscito con la liberta condizionale e non ha mai più avuto problemi con la giustizia fino ha quando è successo la drammatica vicenda dell’uccisione di Jaime Tagliavia.

 Io lo conoscevo benissimo perché viveva assieme a mio papà, erano assieme da 3 anni, e spesso li invitavo a cenare a casa mia, oppure io andavo a cenare da loro assieme a mio marito e a mio figlio ed alcune volte c’era pura mia madre, ma soprattutto tutte le feste li passavo assieme a mio papà, mia sorella e mia madre nonostante mia mamma non viveva più assieme a mio papà la rispettava sempre e tutte le feste li passavamo tutti assieme, c’era pure Jaime, con lui ormai era come uno della famiglia.

 Purtroppo poi negli ultimi tempi erano in crisi perché la mamma di Jaime non voleva che lui viveva con mio papà, ma lui di nascosto è ritornato assieme a mio papà dicendo che era fidanzato con un’altra persona di nome Marco, cosi sono stati di nuovo assieme per un altro anno e mezzo, in tutto sono stati assieme per circa 3 anni. Ultimamente dopo che la sua mamma aveva scoperto che invece Jaime era ritornato assieme a mio papà e che invece quel Marco non esisteva ma il Marco era sempre mio papà, sua mamma lo istigava a non uscire più di casa, che se ritornava assieme a mio papà lo toglieva dallo stato di famiglia e gli toglieva pure l’eredita che gli avevano lasciato. Con tutti questi problemi, mio papà già aveva problemi di salute di depressione e di perdita di personalità e da circa 15 anni ha pure avuto un incidente sul lavoro, ha avuto un trauma cranico e da allora soffre pure di forte crisi epilettiche con diversi ricoveri in rianimazione, e sia io che mia sorella e che mia mamma gli siamo state sempre vicino.

 Negli ultimi tempi per la loro crisi, mio papà spesso si sentiva male e li sono di nuovo aumentate le crisi epilettiche. Diverse volte mentre mio papà era ricoverato in ospedale, lui Jaime veniva a trovarlo, ma sia io che mia sorella e sia mia mamma gli dicevamo a Jaime di dimenticarsi di mio papà e spesse volte noi gli abbiamo detto di dimenticarsi di lui e di non cercarlo più, soprattutto prima della tragedia mio papà era di nuovo tornato in ospedale perché lui gli aveva detto di andare a casa sua e di parlare con la sua mamma. Era un sabato pomeriggio e suo papà era al villino a portare il mangiare ai cani, cosi mio papà è andato a casa sua ha citofonato, e Jaime gli ha aperto il portone, cosi mio papà è salito a casa sua per parlare con la sua mamma ma arrivati davanti alla sua porta la mamma urlava a Jaime perché gli aveva aperto il portone. Quando mio papà ha suonato alla sua porta sua mamma urlo a mio papà di andare via e se non andava via voleva chiamare la polizia, ma mio papa era andato a casa sua perché Jaime gli disse di andarci per parlare con sua madre per vedere se li poteva intenerire il cuore ma lei non voleva e dopo pochi minuti gli e venuta una forte crisi epilettica ed e caduto dalle scale, la signora della porta accanto aveva sentito tutto e ha pure visto tutto a pure visto cadere mio padre, cosi la signora della porta accanto ha chiamato il 118 e lo hanno portato in ospedale al policlinico di Palermo che si trovava a circa 50 metri da casa di Jaime. Io e mia madre dopo avere ricevuto una chiamata dall’ospedale siamo andati da lui, la sera Jaime e venuto a trovarlo io ero fuori per fumarmi una sigaretta lui e venuto da me e mi ha chiesto dove ero io piangendo, ed io gli avevo detto di andarsene via perché se entrava, con mio papà c’era la mia mamma e che se lo avessi visto lo buttava fuori dalla stanza. E così è successo, lui è entrato e mia mamma gli disse di uscire e di dimenticarsi di lui e di non cercarlo mai più e così lui è andato via ma successivamente lo cercava sempre telefonicamente.

Mio papà è uscito dall’ospedale e me lo sono portato a casa mia, ma dopo 3 giorni è voluto ritornare a casa sua, con lui ci stava vicino un suo caro amico di nome Alex. Era un bravo ragazzo e si sono messi assieme infatti si erano fatti assieme delle foto al mare, in discoteca ed hanno pure fatto un blog con delle loro foto, da lì e scattato una forte gelosia da parte di Jaime. Dall’avvocato di mio papa, Giovanni Mannino dallo studio di Gallina Montana, abbiamo saputo dopo che Jaime aveva scritto una mail per incontrare mio padre perché gli voleva parlare urgentemente, cosi mio papà gli ha risposto dicendogli di sì. Purtroppo poi è successo quello che già tutti voi sapete. La cosa è dispiaciuto moltissimo alla mia famiglia, noi tutti preghiamo sia per Jaime che per mio padre che tutto questo incubo passa al più presto, papa si trova a casa mia con gli arresti domiciliari è molto depresso, è dimagrito non si riconosce più, è costretto a stare con la sedia a rotelle non riesce più a camminare da solo con tutte le terapie che sta facendo sia per la depressione che per crisi epilettiche. Ci diamo il cambio con mia sorella e con mia madre, non lo lasciamo mai solo anche per mio papa tutto quello che è successo e stato un incubo e chiedo a tutti voi che lasciate dei commenti di dimenticare tutto e pregare per Jaime che la sua anima possa riposare in pace e per mio papa che anche lui possa stare in pace con la sua famiglia.

 Io ho un bambino di 4 anni e mia sorella ne ha due un bambino di 7 anni e una bimba di appena 21 giorni. Sta per arrivare il natale tutti noi preghiamo per Jaime e per il mio papà. Anche se avete fatto brutti commenti su il mio papà, vi capisco ma lasciamo che sia la giustizia a fare il suo lavoro. E’ stato visitato diverse volte da periti e da medici mandati dal tribunale di Palermo composto da neurologi, psichiatri, criminologo, psicologo e tanti altri medici e tutti hanno confermato le sue patologie che già ne soffriva da tempo ma che poi dopo l’accaduto gli sono aumentati.

 A tutti voi auguro tanta serenità e che questo Natale possa portare nei nostri cuori tanta serenità e felicità. Pregherò pure per te Jaime io e tutta la mia famiglia pregheremo per te. Alla mamma e al papa di Jaime chiedo perdono per la perdita del loro figlio, visto che mio papà non e in grado di farlo. Non siamo nessuno per giudicate gli altri.

 Baci Valentina Cuttitta.

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Sauron risp

SAURON

Valentina sicuramente comprendiamo bene che Giovanni Cuttitta alias Angelo Nigro è tuo padre,comprendo anche che da figlia sei chiaramente preoccupata e in pena per le esigue condizioni fisiche e mentali di tuo padre,ma ciò comunque non giustifica il fatto che tuo padre abbia tolto la vita ad un giovane ragazzo di 35anni che aveva ancora una vita lunga dinanzi a se.Voi che eravate a conoscenza dei continui litigi che avevano tuo padre e Jaime perchè non avete mosso dito per intervenire?Per farlo ragionare?PEr fargli rendere conto che evidentemente il loro rapporto non andava?Dio Santo ragazzi!!!Un rapporto che possa essere etero o gay,se non va e non si è compatibili si chiude e basta senza indugio e ognuno si fa la propria strada!!!Voi che eravate a conoscenza che vostro padre era omosessuale e che era entrato nel giro dei film porno amatoriali perchè da “famiglia” non avete fatto nulla per dissuaderlo da certe sue scelte???Guarda io ho visto alcuni film porno di tuo padre e nemmeno era così fenomenale nei rapporti sessuali!!!Era un robot!Meccanico,non metteva un minimo di sensualità in ciò che faceva!!!Altro che porno attore!Che per definire poi un individuo “porno-attore” veramente c’è ne vuole!!!!Tralasciando questa critica,sicuramente comprendo bene che da figlia sei affranta dal dolore nel vedere tuo padre ridotto male,che sicuramente siete addolorati in famiglia per il fatto che i Tagliavia abbiano perso un figlio.Ci vorrà un pò di tempo prima che questa tragedia familiare venga dimenticata,ma ciò che mi chiedo è come farà tuo padre pur avendo avuto problemi psicologici a convivere per sempre col rimorso di avere assassinato un giovane ragazzo.Voi magari col tempo dimenticherete,ma la famiglia Tagliavia non dimenticherà nulla per il resto della loro vita e penso che il perdono di tuo padre,ammesso o non concesso abbia il coraggio di porgerlo ai Tagliavia serva a ben poco.Un figlio gli è stato strappato via e niente e nessuno potrà colmare questo enorme vuoto e dolore,nemmeno il perdono.Tu che appunto asserisci di essere madre di figli dovresti ben capire che una madre potrebbe accettare di tutto da un figlio,MA NON LA SUA MORTE!LA MORTE DI UN FIGLIO PER UN GENITORE NON VERRà MAI ACCETTATO A VITA!Malgrado tutto,io non mi sento assolutamente nessuno per giudicare tuo padre pur se ha commesso un omicidio,perchè io e chiunque,non siam nessuno per farlo ed oltretutto non eravamo presenti nell’attimo in cui Jaime si beccava le sue coltellate,però son sempre del parere che gelosia o meno,il fine non giustifica i mezzi,di certo nessuno fra di noi prenderebbe un coltello per porre fine alle crisi di coppia!Almeno “noi” che abbiam un minimo di dignità,self-control e valori nei confronti della vita umana.Auguri e spero che possiate riprendervi da questo terribile incubo come tu l’ho definisci.

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Oservatore  29 dicembre 2012 a 03:25

la pace del signore scenda su tutti i protagonisti di questa vicenda e che tutti si taccia per il troppo dolore.

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Valentina risp a Sauron  29 dicembre 2012 a 17:52



Ciao Sauron grazie per avermi scritto,condivido con te che la vita no si toglie
nessuno e il più grade peccato che una persona possa fare.
Per quando riguardo ad intervenire nel loro rapporto che era in crisi ma non tanto
 per colpa loro se hai ben letto pima,sia io,mia sorella che mamma spesse volete
Jaime veniva a trovare papa in ospedale noi gli abbiam spesso detto di andarsene
via e di dimenticarsi di lui e di non cercalo più,una volta cera mia madre con
 papa ed e arrivato lui mia mamma gli disse di andarsene e di non cecarlo più e
 lui piangendo diceva che lo amava e non poteva stare senza di lui e cosi mamma
e andata via ed e rimasto lui accanto a papa in ospedale.
Nell’ultimo suo ricovero,io mi trovavo fuori al pronto soccorso del Policlinico
di Palermo ed e arrivato lui io gli avevo detto di non entrare perché con papa
 c’era mia madre e se lo avrebbe visto lo buttava fuori dall’ospedale e cosi e
successo,ma successivamente lo cercava con il cell.
Quindi come vedi noi abbiamo spesso cercato di intervenire ma non voglio dare
ne la colpa a mio padre ne la colpa a Jaime.
Successivamente poi papa stava con un ragazzo di nome Alex gli stava vicino gli
 dava lui la medicina delle terapie che faceva si erano fatte delle foto al mare,
in discoteca ed hanno pure fatto un blog,poi papa aveva ricevuto una mail da parte
 di Jaime che chiedeva a mio padre di incontrarlo,infatti questa mail e stata
controllata dalla polizia postale per la verifica se era stata veramente inviata
da Jaime hanno controllato l’indirizzo IP.
Come vedi abbiamo cercato di allontanarli ma poi e successo che tutti sanno.
La mia famiglia prega sempre per Jaime che la sua anima possa riposare in pace
 e preghiamo pure per i suoi genitori,gli chiediamo scusa di tutto l’accaduto.
Sauron quanto vuoi scrivimi pure sono disposta a risponderti di tute domande he
mi farai vale sia per te che per altre persone che lo chiedano.
A tutti auguro un felice anno nuovo e che il SIGNORE possa dare tanta pace nei nostri cuori.

CUTTITTA VALENTINA.

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Valentina Cuttitta  29 dicembre 2012 a 19:08
Graizie Milocca Milena per avere publicato i miei commenti. Ti auguro un felice anno nuovo. CUTTITTA VALENTINA









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6 Valentina Cuttitta 1 gennaaio 2013 a 12:19

Auguri di un felice anno nuovo,che questo anno possa portare nei nostri cuori tanta serenita e pace.









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Intervista a Valentina Cuttitta 1 gennaio 2013 a 12:34

Palermo

“Ha ucciso il suo ex amante
Chiedo perdono per mio padre”

Martedì 01 Gennaio 2013 – 02:52 di Roberto Puglisi

Una storia d’amore finita male nel mondo gay. Una relazione troncata, un omicidio.

 La vittima, Jaime Tagliavia, morì. L’assassino, Giovanni Cuttitta, fu condannato a
 tredici anni, dopo una riduzione di pena. Sta male ed è ai domiciliari. Sua figlia Valentina chiede perdono. E dice: “Non giudicate”.

PALERMO- Questa è la storia di un uomo che non è mai esistito, di uno che non esiste
 più e di una piccola grande donna con gli occhi azzurri che sta tentando di riannodare fili dispersi.
Valentina Cuttitta ha ventidue anni, un figlio e uno sguardo che scintilla, luminoso di voglia di farcela e di ricominciare.
Suo padre, Giovanni, è un assassino. Facile ricordare la vicenda del delitto gay di
Palermo in cui noi cronisti inzuppammo a lungo la penna per offrire al pubblico una
brodaglia morbosa. Una trama di nodi scorsoi, ammazzatine e sesso.

Giovanni Cuttitta uccise il suo amante Jaime Tagliavia. Era famoso nel sottobosco dei
film porno col marchio gay. Aveva un nome di battaglia. Lo chiamavano Angelo Nigro.
Pena ridotta da trenta a tredici anni – è il resoconto delle cronache giudiziarie –
i domiciliari per motivi di salute. Prima di innalzare le forche contro la solita
 giustizia indulgente, è bene approfondire. Angelo Nigro non c’è più. E non c’è mai
 stato nell’epica esclusiva della sporcizia, nella descrizione che abbiamo ricamato.

Al suo posto c’è una persona distrutta, che vegeta in sedia a rotelle. Valentina,
sua figlia, l’ha accolto in casa. Spiega: “Se papà fosse solo un assassino, l’avrei
 lasciato fuori. Ma sta male, malissimo, è una larva. Ho voluto mettere un punto
 d’amore in una vita terribile. Sono addolorata per la sua colpa. Ha ucciso.
Jaime era un ragazzo. Meritava di vivere. Non c’è più. Questo non si cancella”.

E Valentina racconta. L’ha fatto anche intervenendo con coraggio e pazienza,
per commentare un articolo di Livesicilia: “Papà ha avuto un’esistenza bruttissima.
 Da ragazzo il padre della sua fidanzata uccise suo papà e lui si vendicò uccidendolo”.
 Otto anni di carcere tra la cella del minorile e l’Ucciardone. Violenze sessuali a gogò,
l’Aids, un dimagrimento profondo. Giovanni-Angelo è un’ombra in carrozzina.
 E Valentina racconta: “Vorrei che le persone che giudicano vedessero come è ridotto mio papà.
Io le capisco, comprendo l’odio. Forse è giusto. Però sarebbe bello se non ci fossero giudizi
senza speranza”. E racconta con le parole che ha già usato, scrivendo su Livesicilia: “Conoscevo Jaime.
 Con papà stavano insieme da tre anni prima del fatto. Li invitavo a cenare a casa mia oppure
io andavo a cenare da loro con mio marito e a mio figlio. Alle volte c’era mia madre. Jaime,
 era come uno della famiglia. Si erano conosciuti in chat”.

Un rapporto di crisi, di gelosie. “La mamma di Jaime non sopportava relazione. Papà spesso si
 sentiva male e aumentarono le crisi epilettiche di cui ha sempre sofferto”. Ricoveri su ricoveri.
 La rottura. Giovanni Cuttitta incontra Alex e cerca di rifarsi un cammino: “Un bravo ragazzo.
Purtroppo Jaime era geloso”. Una riunione, sfociata nell’omicidio in via Giovanni Gentile. L’arresto,
 la pena ridotta, perché i giudici hanno riconosciuto il parziale vizio di mente di Cuttitta che,
 secondo una perizia, non sarebbe stato in grado di intendere e di volere al momento cruciale.

E Valentina racconta: “Noi tutti preghiamo sia per Jaime che per mio padre. Preghiamo perché
questo incubo passi al più presto, papà non riesce più a camminare da solo con tutte le terapie
 che sta facendo sia per la depressione che per le crisi epilettiche. Io ho un bambino
di quattro anni e mia sorella ne ha due, un bambino di sette anni e una bimba di appena qualche giorno.
 Vorremmo un po’ di normalità. Alla mamma e al papà di Jaime chiedo perdono per la perdita del loro figlio,
visto che mio papà non è in grado di farlo. Non siamo nessuno per giudicare gli altri”.

“Ho avuto una vita non facile, fin da bambina. Ho dovuto sopportare le responsabilità e andare avanti”.
 E mentre Valentina racconta i suoi occhi azzurri risplendono.
Questa è la storia di una povera vittima, di un carnefice derelitto che si faceva chiamare Angelo Nigro. E del suo angelo.
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Saroun 15 maggio 2013 a 18:41

Sei un ragazza ammirevole…hai tanta forza dentro di te Valentina.Non ti conosco eppure avverto una straordinaria energia.In certe situazioni,specialmente da parte di una figlia non è facile contrastare il giudizio della gente.A volte giudizi validi,altr volte ancora giudizia fatte da gente inutile,altre ancora da gente stupida e insensibile.Sei una grande donna.Dio ti benedica cara Valentina e spero Dio possa darvi la forza di affrontare tutto nella vita nel migliore dei modi.
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ALE  risp 27 giugno 2013 a 19:35

viva la sensibilità! cerca di andare oltre la grammatica; se hai un briciolo
di buon senso, riuscirai a comprendere il contenuto di quanto è stato scritto.
Che Dio abbia misericordia per l’anima di Jaime e sostenga Giovanni e sua figlia….
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Valentina Cuttitta su 14 giugno 2013 a 18.39


Ciao a tutti,parlo a tutte le persone che hanno commentato e non,
fra qualche giorno Jaime Tagliavia farà 3 anni dalla sua perdita
 e la nostra famiglia lo ricorderemo con una preghiera,abbibamo
chiesto al prete della chiesa accanto a casa mia se poteva venire
 a casa per dedicare una preghiera ad una persona che e deceduta anni fa e ci ha detto di si.
Chiedo pure a tutti voi di dedicare alcuni minuti pure per lui pregando per la sua memoria.
Anche mio padre pregherà per lui adesso sta meglio da quando e uscito
agli arresti domiciliari prima pesava circa 40 kg adesso almeno 55kg.
Grazie a tutti voi di comprendere ed ancora una volta preghiamo per Jaime
che possa sempre riposare in pace e per la sua famiglia non stancheremo mai di chiedere perdono.
GRAZIE.

CUTTITTA VALENTINA.
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Valentina Cuttitta 19 settembre 2013 10:07

Salve a tutti scrivo per infornare le condizione di papà attualmente.
Si e ripreso benissimo adesso pesa 60 kg ed e più tranquillo e rilassato con la famiglia,si son passati già 9 mesi che si trova a casa da noi ha avuto diverse crisi epilettiche
ed e stato ricoverato in ospedale.
Ma la cosa più grave e successo circa 2 mesi fa,lui soffre da sempre di depressione,perdita di personalità nas un giorno senza nessun motivo lo abbiamo trovato
impiccato a casa con una cintura,io e mamma siamo arrivati giusto in tempo per salvarlo e nel modo di tagliare la cintura e caduto per terra sbattendo il viso ed a un grosso ematoma sulla faccia e sull’occhio
destro casualmente dopo 5 giorni aveva il permesso per rinnovare la carta d’idendità e nelle foto si vede il viso gonfio e con le ematoma sulla faccia.
Papà 2 volte al mese ha delle visite psichiatriche in ambulatoriale e quando gli abbiamo raccontato il fatto e per come l’ho hanno visto depresso hanno fatto un
ricovero urgente ed e stato ricoverato in una clinica per 20 giorni ma adesso si e rimesso e sta molto meglio.
A casa non possiamo lasciare incustoditi ne medicinali ne chiave di casa e neanche cinture oppure altre cose che gli possono servire per farsi del male.
Non e se stesso quando commette queste cose ma quando e tranquillo e una persona normale,infatti non camminava era costretto a stare nella sedia a rotelle
per muoversi ma adesso riesce a fare passi senza la sedia.
La nostra famiglia ringrazia tutte le persone che si sono stati vicini e ci hanno aiutati a superare tutto questo incubo al nostro avvocato dello studio Gallina montana
l’avvocato Giovanni Mannino,hai medici ma sopratutto hai giudici della terza sezione della corte di appello di Palermo ed al signor presidente Dott. Biagio Insacco.
porco cosi ancora un ringraziamento alle altre persone che ci hanno aiutato e che neanche conosciamo.

Cordiali saluti dalla nostra famiglia.
VALENTINA CUTTITTA.
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Marco Matranga 19 settembre 2013 13:07

Salve,il mio nome è Marco,sono un carissimo amico di Giovanni Cuttitta e famiglia da almeno 12anni.Intanto volevo cominciare a dire cosa penso sulla vicenda e le bugie dei giornalisti che son state dette in questi tre anni.Giovanni Cuttitta a differenza di quello che si dice sui giornali,non ha mai ucciso il padre,è una cosa assolutamente falsa.I fatti andarono così..il padre della ex fidanzata nonchè l'ex suocero sparò al padre di Giovanni e quest'ultimo per vendicare il padre ucciso davanti i suoi occhi ha ammazzato il suocero.Come si son permessi i giornalisti ad affermare senza conoscere i fatti che il mio migliore amico abbia ucciso il padre quand'era minorenne??!é una cosa assurda è ciò dimostra come il giornalismo italiano pur di fare soldi sia capace di dire le cose più assurde.Un'altra cosa che voglio dire visto che so la reale versione dei fatti è che Giovanni Cuttitta ha ucciso Jaime Salvador Tagliavia per legittima difesa,per difendere se stesso e che non avesse scelta.Una cosa è certa se non si fosse difeso uno dei due sarebbe morto.Terza cosa che ho da dire e che mi ha dato profondamente fastidio cioè leggere in alcuni siti che la figlia Valentina Cuttitta abbia detto che il padre era sieropositivo...ASSOLUTAMENTE falso.Valentina nella sua lettera non ha mai detto che il padre fosse affetto di hiv+ ma che era molto debole e che si trovava nella sedia rotelle ma mai accennato nè detto una cosa del genere,inoltre posso confermare che Giovanni Cuttitta che veniva chiamato Angelo Nigro non è sieropositivo per niente.Ha sempre amato l'igiene,ha sempre tenuto alla sua salute e in 13anni che lo conosco teneva uno scatolo di preservativi enorme sempre a portata di mano!Ma che cazzo di gusto ci provate voi giornalisti ad inventarvi e sguazzare sulle disgrazie degli altri?Avete solamente infierito e bagnato il biscotto nel latte solo per poter far "notizia" e non è con la menzogna che si ottiene successo nella vita.Per giudicare una persona ricordatevi sempre che bisogna conoscere veramente i fatti di una persona prima di puntare il dito sugli altri e forse sarebbe anche una buona cosa tacere di fronte ai fatti che non si sanno.Un abbraccio alla famiglia Cuttitta ed a Giovanni che si sta riprendendo.
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Angela Cuttitta 20 settembre 29013 12:19

Salve a tutti,condivido con te Valentina di tutto quello che hai scritto su papà,noi li stiamo sempre vicino non lo lasciamo mai da solo,anche perché per adesso sta molto meglio si e ripreso da quando e uscito dal carcere ma le sue malattie ed i suoi disturbi psichiatrici e psicologici sono sempre le stesse come ha detto mia sorella spesso gli viene in testa di togliersi la vita come e successo 2 mesi fa che mia sorella e mia madre l'ho hanno trovato impiccato e l'ho hanno salvato per puro miracolo.
Noi a casa non gli lasciamo ne medicine ne chiave e neanche altri pipo di cose in cui si possa fare del male o di togliersi la vita.
Si e vero che le sue crisi epilettiche adesso sono diminuiti da quando e uscito ma ne ha avuto alcuni e siamo stati costretti a portarlo in ospedale con il 118,comincia a tremare a buttare bava dalla bocca e poi si morde la lingua e gli esce sangue dalla bocca e si taglia completamente la lingua e poi passa diversi giorni per cicatrizzare la ferita e non riesce a mangiare bene perché gli brusca la bocca e siamo costretti per i primi giorni a darle da mangiare cose liquide.
Comunque tutti noi siamo felice di riaverlo a casa ci diamo i turni per non lasciarlo da solo per noi e come se fosse un bambinone non un padre,con noi lui e sempre stato affettuoso ci ha sempre voluto bene ci ha sempre sostenuto  nei momenti difficile quindi adesso tocca anche a noi a starle vicino ed ad aiutarlo.
Prometto che tutti noi siamo grati a tutte le persone sia medici,magistrati ed altre persone che ci sono stati vicini un caloroso ringraziamento.
Abbiamo aperto un nostro blog di famiglia  http://cuttittagiovanni.blogspot.it/  li si vedono le foto anche di papà come diceva mia sorella Valentina adesso lui riesce a camminare da solo anche perché non e più sotto peso per come era uscito dal carcere,li pesava circa 40 kg e stava entrando in anoressia.
Concludo ancora una volta un ringraziamento a tutti e ringrazio Marco Matranga che ha lasciato pure lui un suo commento noi eravamo piccoli quando già papà lo conosceva quindi non più di lui ci può conoscere meglio.
Un grande saluto a tutte le persone che hanno commentato  questo annuncio sia se hanno parlato bene di papà o sia ne ne hanno parlato male noi rispettiamo tutti e comprendiamo le loro oppinione.

BACI CUTTITTA ANGELA

PS:PAPà TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE NON SARAI MAI SOLO.
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Angela e Valentina Cuttitta 20 settembre 2013 18:41


Ciao siamo Valentina e Angela Cuttitta,siamo felicissimo di poter fare sapere a tutti tramite questo sito tutte le nostre oppinione ed le nostre osservazione e cosi poter fare sapere agli altri e condizione di nostro padre che finalmente sta benissimo sempre grazie alle persone che sino stati vicino e ci hanno aiutato come detto prima hai magistrati,medici al nostro avvocato dello studio di Gallina Montana l'avvocato Giovanni Mannino che ci ha sempre sostenuto.
Adesso anche la nostra casa ha un sorriso in viso e poter vivere la vita con più serenita-
Grazie a Milocca Milena di averci dato questa occasione di publicato le nostre sofferenze e le nostre angosce qui su questo sito su  http://angelonigropa.blogspot.it/  .
Noi ne abbiamo tratto una copia la stessa ed abbiamo fatto un blog con le stesse osservazione.
Ancora una volta grazie a tutti.

ANGELA E VALENTINA CUTTITTA:
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MARCO 19 settembre 2013 a 10:07

Salve,il mio nome è Marco,sono un carissimo amico di Giovanni Cuttitta e famiglia da almeno 12anni.Intanto volevo cominciare a dire cosa penso sulla vicenda e le bugie dei giornalisti che son state dette in questi tre anni.Giovanni Cuttitta a differenza di quello che si dice sui giornali,non ha mai ucciso il padre,è una cosa assolutamente falsa.I fatti andarono così..il padre della ex fidanzata nonchè l'ex suocero sparò al padre di Giovanni e quest'ultimo per vendicare il padre ucciso davanti i suoi occhi ha ammazzato il suocero.Come si son permessi i giornalisti ad affermare senza conoscere i fatti che il mio migliore amico abbia ucciso il padre quand'era minorenne??!é una cosa assurda è ciò dimostra come il giornalismo italiano pur di fare soldi sia capace di dire le cose più assurde.Un'altra cosa che voglio dire visto che so la reale versione dei fatti è che Giovanni Cuttitta ha ucciso Jaime Salvador Tagliavia per legittima difesa,per difendere se stesso e che non avesse scelta.

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Marco l'amico di famiglia 23 settembre 2013 23.36

Valentina e Angela,state serene e non date credito alle offese e il veleno che certa gente ignorante riversa sopra vostro padre,l'importante è che lui stia bene e che per grazia di Dio stia bene,poi col tempo che passeranno gli anni tutto si sistemerà,ma ci vorrà molta pazienza e tanta motivazione.Siete due splendide figlie e questo vi fa onore.Siete delle grandi piccole donne e questo vi fa onore.Non prendetevela con questa gente,purtroppo poveretti si affidano a quello che leggono negli articoli di giornale e di conseguenza credono in quello che leggono,ma l'importante che la verità la sappiate voi e anche io.Molta gente non parlerebbe male di Giovanni Cuttitta se lo conoscessero in fondo come lo conosciamo noi.Una parola di conforto la porgo sempre ai coniugi Tagliavia.Nell'articolo leggo sempre questa frase ignobile:"E nessun dubbio per Giovanni Cuttitta, già assassino del padre",ribadisco ai giornalisti dell'articolo che Giovanni Cuttitta non ha ucciso il padre ma bensì l'ex suocero che sparò al padre,quindi è stato l'ex suocero ad uccidere il padre di Cuttitta e non il Cuttitta stesso.Corregete questo errore in futuro.Un'altra frase della testata dell'articolo che non condivido,ovvero:"Nessuna pietà per Jaime il peccatore".Credo che nella terra nessuno sia immune al peccato e che siam tutti peccatori in questa terra di esseri "imperfetti",quindi penso che bisognerebbe portare rispetto per i morti e non giudicare i defunto,un detto siciliano dice:"o
Ognuno pensi per sè e Dio per tutti",lasciamo a Dio il giudizio di definire una persona più o meno "peccatore" e con questo concludo il mio ennesimo pensiero.Un abbraccio alla famiglia Cuttitta.
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Davide  25 settembre 2013 13:24


Mi chiamo Davide: Ciao Valentina e Angela,siete due ragazze con grande spirito e con un grande coragio e con grande cuore,leggere quello che avete scritto mi ha fatto venire la pelle d'oca non o parole siete due figlie da ammirare che tutto vorrebbero avere mi ammiro vostro padre e fortunato ad avere due figli come voi con un grande coraggio andate sempre avanti cosi e non mollate mai e che Dio vi benedica complimenti ragazzi auguri con tutto il mio cuore. Valentina leggere la tua intervista si vede che sei una ragazzo sensibile che ha un grande amore per il proprio padre e questo ti fa onore.

Tanti auguri da Davide.
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Davide  26 settembre 2013 a 08:40

Conosco vostro papà da moltissimi anni e non ascoltate cosa dice la gente su di lui Giovanni e una bravissima persona ho avuto molte volte l'occasione di dormire a casa sua assieme a Jacopo e posso  confermare con e una persone di cuore,vostro padre gentile affettuoso e disponibile con i suoi amici, e sono felicissimo che adesso si trova assieme a voi Angela e Valentina siete due donne eccezionale io sono con voi.

Con affetto Davide.
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Manuel 28 settembre 2013 13:18

Non ho parole,complimenti a te Valentina sei una donna con un grande cuore quello che leggo e stupendo come parli di tuo padre sei una figlia che tutti vorrebbero avere,
Parli di tuo padre come se fosse la cosa che ami di più al mondo ho letto tutto quello che hai scritto e devo dire che sei da ammirare.

ti faccio i iei più sincero auguri per papà tuo da vero cuore.
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Giovanni Cuttitta Palermo 30 settembre 2013 16:10
legittima difesa,per difendere se stesso e che non avesse scelta.
Buon giorno a tutti,scrivo questa lettera per informare le mie condizione di salute che attualmente sono migliora grazie alla mia famiglia che mi e sempre stata vicina ed a tutte le altre persone che hanno creduto in me e mi hanno aiutato.
Come prima vorrei dire grazie alla Corte di Assise di Appello di Palermo sezione seconda, al signor presidente Dott. Biagio Insacco e a tutti gli altri Giudici che hanno partecipato alla Corte,un grazie hai medici che mi hanno sempre aiutato moralmente e psicologicamente.
Grazie anche al signor Roberto Puglisi che ha dato l'opportunità di raccontare la verità della storia della mia vita in passato e di quella attuale in quando scrivevano che io avevo ucciso mio padre ma che invece su il mio ex suocero che lo avesse ucciso ed io ho ucciso lui dopo aver trovato mio padre sdraiato a terra.
MI chiamo Giovanni Cuttitta sono nato in Belgio a Mons 45 anni fa li ho trascorso 15 anni ed ho frequentato tutte le scuole medie e ho preso l'attestato di meccanico tornitore.
Mio papà dopo aver avuto la sua eta di pensionamento abbiamo deciso di tornare a Licata nel nostro paese natale.
Sono stato a Licata circa 1 anno ed ho conosciuto una ragazza con coi e nata una particolare amicizia e un forte sentimento d'amore e ci siamo fatti fidanzati.
Mio padre nonostante la sua eta ancora voleva lavorare per crearmi un futuro  migliore ed assieme a me ed al mio ex suocero lavoravamo la campagna tutti assieme,si il lavoro era pesante ma ero felice perché pensato a potermi costruire un futuro con la mia ragazza.
Un giorni di mattina verso le 05.30 mentre mio papà ed il mio ex suocero si avviavano per andare a lavorare io con il ciclomotore son andato a comprare il pane e poi andare a raggiungere loro sul posto di lavoro,ma nella strada ho trovato la moto ape del mio ex suocero ferma e mentre mi avvicinavo di più intravedevo il cadavere di mio padre per terra,ma prima di avvicinarmi avevo sentito degli spari ma essendo che era nel campagna pensavo che si trattasse di spari di alcuni cacciatori,ma purtroppo non era cosi.
Quando mi sono fermato accanto alla moto ape ho trovato mio papà sdraiato a terra con la camicia stracciata e con del sangue sul suo corpo e nello stesso tempo vidi il mio ex suocero con la pistola in mano e non appena mi ha visto ha buttato per terra accanto al cadavere di mio padre la pistola,forse per non fare capire che era stato lui,ma quando io gli dissi cosa era successo lui mi ha detto "nienti ci fù" io cosi presi la pistola che si trovava accanto al cadavere di mio padre e la impugnai puntandola su di lui,e lui mi disse " un ti preoccupari ca semu in famiglia ca li cosi si aggiustanu" cosi io in quel momento in un attimo di follia sparai  colpendolo a morte, cosi in quel momento la gioia di tutti e finita,la gioia di potermi fare una famiglia con la mia ragazza e finita.
Cosi sono andato a finire in carcere minorile di Palermo,li a 16 anni la mia vita e iniziata a cambiare a vedere tutte le mie angosce e sofferenze,ma più di tutto soffrivo perché avevo tolto la vita ad una persona anche se avesse ucciso mio padre non era mio dovere togliere la vita ad questa persona.
Stando li ho visto che molte persone si fidavano di me mi aiutavano a superare tutte le mie sofferenze ed angosce e mi sono messo a lavorare come giardiniere nella villetta dell'istituto cosi passavano le mie trieste ed dolorose giornate in carcere.
Li ho visto molte persone che entravano ed uscivano ma dopo poco tempo li rivedevo tornare di nuovo per altri reati,ma io non sono cosi...io non voglio diventare cosi....per questo in quei anni mi veniva spesso voglia di gridare a squarcia gola aiutatemi ed anche ti signore aiutami.
E dopo 3 anni sono uscito dal carcere ed ho conosciuto Rosalia che adesso e la madre dei miei figli,
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Con mia moglie abbiamo avuto 2 figlie Angela e Valentina,lavoravo in campagna nelle serre ed un giorno dell 21 dicembre del 1996 mentre lavoravo si e staccato un masso di rullo di plastica di circa 350 kg e mi son caduti sulla testa,cosi di nuovo la mia vita e ricominciata ad essere un  tormento,sono andato a finire diverse volte in rianimazione per aver subito un trauma cranico e da allora soffro tutt'ora di crisi epilettiche.
Dopo alcuni anni ho conosciuto Jaime un ragazzo poco più piccolo di me ed abbiamo avuto una storia, e evidentemente avevo deciso di lasciarmi con mia moglie e vivere con lui.
Ma nonostante ciò che stavo assieme a lui con mia moglie ed i miei figli e rimasta sempre una buona relazione infatti tutte le feste li passavo assieme a loro e spesso anche alcune domeniche li passavo con loro quindi con mia moglie non eravamo separati legalmente ma era rimasta una sincera amicizia.
Con Jaime siamo stati circa 3 anni assieme,ma nel nostro primo anno sua madre aveva scoperto che io e lui facevamo film porno gay con la All Males studio di Bologna e la mamma di Jaime gli ha impedito di vivere più con me,ma dopo circa 20 giorni lui e tornato da me ed aveva inventato a sua madre che aveva conosciuto in certo Marco e che andava a vivere con lui, ma invece quello Marco ero sempre io quindi lui stava nuovamente con me ma senza che sua madre lo sapesse.
Dopo circa 2 anni sua madre scopri che quel Marco ero io e l'ho costringeva a tornare a casa con lei oppure gli avrebbe tolto la sua eredita e la paternità visto che lui era figlio adottato e cosi lui era tra me e sua madre e non sapeva cosa decidere.
Cosi ci siamo lasciati per volontà di sua madre e lui era costretto a non vedersi più con me,gli avevano tolto il cell per non avere più contatto con me, ma noi tramite internet msn stavamo sempre in contatto.
Un giorno mi chiese di telefonare a sua madre per chiedergli se lui poteva tornare assieme a me e per convincerla e di intenerirle il cuore e cosi ho fatto un giorno ho telefonato a casa sua e mi ha risposto lui dicendomi aspetta che adesso ti passo mia madre e vedi se la convinci tu,ma sua madre non appena ha sentito la mia voce ha capito che ero io giovanni al telefono e mi disse di dimenticarmi di Jaime e no chiamare mai più,me lo diceva gridando e cosi m i ha chiuso il telefono.
Dopo alcuni giorni mi ha contattato nuovamente Jaime dicendomi che sabato pomeriggio suo padre andava in campagna per portare da mangiare hai cani e dare acqua alle piante e che il portiere di sabato pomeriggio non c'era e quindi potevo andare a trovare sua madre a casa e parlargli di presenza se era meglio convincerla, e cosi ho fatto,verso le 16 di pomeriggio ho suonato il campanello e mi ha risposto lui dicendomi di salire.
mentre stavo salendo con l'ascensore sentivo gridare sua madre contro di lui e gli diceva "perché l'ho hai fatto salire" io in quel momento sul 6 piano scendendo dall'ascensore mi sono soffermato sentendo le gride di sua madre ed ero indeciso di suonare oppure no.
Dopo alcuni minuti mi sono convinto ed ho suonato il campanello e ho sentito sua madre gridando alla porta chi era ed io gli dissi che ero io Giovanni e lei continuava a gridare di andare via oppure chiamava la polizia ed io gli ho risposto dicendo che chiedevo solamente ed educatamente di parlare con lei chiarire con lei alcune cose di me e Jaime e che era stato lui a chiedermi di venire ma lei gridava di andare oppure chiamava la polizia nello stesso tempo ho intravisto la signora della porta accanto che ha aperto la porta per guardare cosa era successo ma io senza capire più nulla mi e venuta una crisi epilettica e son caduto dalle scale.
Dopo ho saputo tramite mia moglie e mia figlia Valentina che mi trovavo in ospedale, e mentre ero li in ospedale Jaime e venuto a trovarmi ed ha trovato mia figlia Valentina che era fuori al pronto soccorso che si stava fumando una sigarette ed lui si e avvicinato a lei chiedendo dove mi trovavo io e mia figlia gli ha risposto di non entrare in ospedale nella stanza di mio padre perché assieme lui c'era mia madre e se lo vedeva lo buttava fuori dalla stanza ma lui non mi ha sentito ed entrato ed ha trovato moglie che non appena l'ho ha visto gli ha chiesto di uscire immediatamente e di dimenticarsi di me e di non disturbarmi più e cosi lui e andato via piangendo.
Da allora lui spesso mi chiamava al mio cell ma io non gli rispondevo più mi chiamava anche con il numero anonimo ma io non appena sentivo la sua voce staccavo il cell.
Dopo alcuni giorni mi son rivisto con un ragazzo di nome Alex che vedendomi che stavo poco bene mi stava vicino e mi aiutava a prendere i farmaci epilettiche che quelli depressivi,comunque con lui nel fra tempo e nata una storia infatti per farmi sentire meglio mi ha portato in discoteca al mare e ci siamo fatti delle foto assieme e abbiamo fatto un blog con le nostre foto.
Alex a questo punto stavamo assieme mangiava da me e dormiva da me ma una sera ho ricevuta una mail di Jaime in quanto mi chiedeva di vedermi urgentemente domani mattina verso le 11'30 a casa mia per parlarmi.
E cosi ho fatto il giorno dopo,ci siamo visti a casa mia e lui era contrariato della mia storia con Alex e che aveva visto il nostro blog abbracciati assieme con le nostre foto al mare ed in discoteca e mi diceva che ci siamo sempre litigati ma poi siamo sempre  tornati assieme e di non prendere sul serio la storia che era iniziata tra me ed Alex.
poi chiariva che fra 2 settimane sua madre doveva andare ad passare il periodo estivo ad Altavilla che li aveva un villino che tutti gli anni passavano li il periodo estivo e che quindi mentre loro andavano li lui era libero di ritornare a vivere con me e dopo la stagione stiva i suoi genitori dovevano anche andare in provincia di Napoli da una sua cugina  che si doveva sposare e quindi i suoi genitori tornavano  in città dopo 3 mesi cioè a fine settembre oppure ad inizio ottobre e che poi si sarebbe lui inventato una storia per poter ritornare con me ma io gli disse di no.
Lui tento di avere un rapporto con me cercando di spogliarsi ma io gli disse di non farlo che ormai non provavo più nulla per lui e cosi e iniziato a colpirmi con un forte pugno sulla faccia,io ero da poco uscito dall'ospedale ed ero imbottito di valium che non avere crisi epilettiche cosi son caduto per terra e quando mi son ripreso mi son trovato con le sua mani al collo.....il resto non me la sento più di raccontare cosa e successo basta leggere gli altri commenti.
A me rimane solo pregare per lui,che la sua anima possa riposare in
pace,chiedere perdono alla sua famiglia ed a tutte le persone che ho deluso chiedo perdono e che questa brutta storia finisca al più presto abbiamo tutti troppo sofferto sia per la sua perdita che per tutto quello che ho passato io in carcere.
JAIME TI CHIEDO PERDONO IL MIO CUORE E SEMPRE ACCANTO AL TUO SIA NELLA
VITA CHE NELLA MORTE.
Ringrazio questo sito che mi ha dato l'opportunità di sfogarmi e dare un pò di pace nel mio cuore.
GRAZIE GIOVANNI CUTTITTA


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Ciccia Bellomo giovedi 01:10  2013 Palermo

Salutamelo papà e digli che lo penso sempre e una bella persona vi voglio bene io sono con voi ♥ ♥
chi non lo ha conosciuto lo può giudicare ciaoo salutami la mamma.







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Inhen 05-10-2013 - 13:01

INHEN

Voi tutti che giudicate siete solo dei depravati!Vi permettete di guidicare i vivi e per giunta i morti!Vergognatevi!fate schifo!Auguri alla famiglia Cuttitta.
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Cuttitta Valentina e Giovanni sabato 05 ottobre 2013 Palermo

Ciao INHEN,gentile da parte tua di farci gli auguri ma sopratutto dici bene di non giudicare nessuno,solo Dio ci potrà giudicare la la cosa più brutta e parlare male del defunto che noi anche da quello che e successo lo rispettiamo sempre nelle nostre preghiere lo pensiamo tutt'oggi e sarà per sempre cosi.
Noi tutti dobbiamo essere meno cattivi verso gli altri e pensare invece che quello che e successo a papà può succedere a qualsiasi persona e che Dio ne libera a chi ci capita.
Detto tutto ciò la mia famiglia ricambia gli auguri che ci hai fatto.
Domani e domenica,andiamo tutti a messa e preghiamo che chi soffre ma sopratutto noi domani pregeremo come sempre per JAIME TAGLIAVIA che Dio abbia pietà di tutti noi e che ci giuda nella retta via.
pensiamo invece che nella vita tutti noi siamo di passaggio e se pensiamo a questo ci dobbiamo voler bene l'uno con l'altro e senza rancore ma ancora di più e voler bene il tuo più cattivo nemico solo cosi potremo avere pace dentro i nostri cuori.

PARLO A NOME MIO E DI MIO PADRE ABBIAMO RISPOSTO A TE ASSIEME INHEN.
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 Fabio 05 ottobre 2013 21:07


NON HO PAROLE...COMPLIMENTI A TE VALENTINA..SEI UNA DONNA DI GRANDE CORAGGIO AMMIRO COME PARLI DI TE E DI TUO PAPA MA SOPRATUTTO PARLI SEMPRE BENE DI JAIME NONOSTANTE TUTTO QUELLO CHE AVETE PASSATO.
VEDO CHE PROVI UN FORTE AMORE PATERNO VERSO TUO PAPA E QUESTO TI FA ONORE SEI UNA DONNA ECCEZIONALE,CONTINUA COSI E NON MOLLARE MAI.
SEI UNA DONNA ORGOGLIOSA E SAI FARE CAPIRE AGLI ALTRI LE TUE ESPRESSIONI SENTIMENTALI.
ANCH'IO DOMANI DOMENICA MI ASSOCIO A VOI PER PREGHARE PER JAIME.
BUONA FORTUNA:
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Nicola 07 ottobre 2013 Napoli 00:37


Ciao Giovanni sono Nicola ci siamo conosciuti in carcere a Napoli ti faccio i complimenti per la tua famiglia ho visto su internet le dichiarazione che fa fatto tua figlia Valentina e grande ed ammirevole vedere parlare cosi una ragazza di appena 23 anni hai 2 figlie fastastiche che gia avevo visto diverse volte con te a colloquio li in carcere a Secondigliano ti voglio un mondo di bene auguri un tuo grande amico Nicola.
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Marco Matranga 10-10-2013 - 16:38:25




Marco Matranga

SONO UN AMICO DI FAMIGLIA DI GIOVANNI CUTTITTA.NON È ASSOLUTAMENTE VERO CHE CUTTITTA HA UCCISO IL PADRE.IL PADRE DI CUTTITTA È STATO ASSASSINATO DALL'EX SUOCERO E PER VENDICARE LA MORTE DEL PADRE HA UCCISO IL SUOCERO,MA NON IL PADRE.AI GIORNALISTI DICO SOLO DI RIPORTARE LA VERITÀ E NON SPORCHE CALUNNIE


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